Pensioni: arriva il maxi-rimborso per i ritardi, ecco quando riceverai i tuoi soldi

Arrivano buone notizie per i pensionati nei prossimi mesi: è infatti previsto un rimborso IRPEF che verrà accreditato direttamente sul cedolino della pensione. Questo rimborso serve a recuperare eventuali errori di calcolo commessi nell’anno precedente e, come avviene di consueto, l’INPS provvede automaticamente a erogarlo ogni nuovo anno. Vediamo insieme quando sono previsti questi rimborsi.

Cos’è il rimborso IRPEF

L’INPS, ogni anno, procede a un ricalcolo delle imposte trattenute sulle pensioni. Se risulta che hai versato più del dovuto, l’importo eccedente ti viene restituito nel corso dell’anno successivo rispetto a quello in cui si è verificato l’errore. Si tratta di un vero e proprio conguaglio, che viene accreditato direttamente sulla pensione nel mese indicato dall’ente previdenziale.

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Generalmente, i rimborsi vengono erogati tra gennaio e marzo. Tuttavia, per il 2025, alcuni pensionati potrebbero riceverli con un leggero ritardo, ovvero tra maggio e giugno, soprattutto in caso di conteggi errati o aggiornamenti successivi dovuti alla presentazione del nuovo ISEE. In ogni caso, è sempre possibile verificare la presenza del rimborso consultando il proprio cedolino.

Per visualizzare in anticipo le informazioni relative al cedolino del mese successivo, è necessario attendere la prima metà del mese in corso. Dopo il 15, infatti, si può accedere ai dati del cedolino del mese successivo e controllare nella sezione dedicata ai conguagli se sono stati previsti accrediti da parte dell’INPS.

In caso non sia ancora presente?

Potrebbe capitare che si verifichino ulteriori ritardi nell’erogazione del rimborso. In questi casi, non bisogna preoccuparsi: esiste una soluzione anche per queste situazioni. È infatti piuttosto frequente che l’INPS non riesca a effettuare l’accredito in tempo utile sul cedolino della pensione del mese successivo.

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In tali circostanze, è consigliabile contattare telefonicamente l’INPS per segnalare il problema e chiedere chiarimenti sulla mancata erogazione, tenendo presente che, per legge, il rimborso deve essere accreditato entro e non oltre il mese di giugno dell’anno successivo a quello in cui si è verificato l’errore.

Inoltre, se hai presentato il modello 730 senza sostituto d’imposta, come previsto per molti pensionati, i rimborsi IRPEF vengono erogati direttamente dall’Agenzia delle Entrate. In questo caso, potresti non trovare alcun accredito né nel cedolino di maggio né in quello di giugno, poiché i pagamenti partono generalmente da luglio.

Una boccata di aria

Per i pensionati, il periodo attuale è particolarmente difficile. L’inflazione ha colpito soprattutto le fasce più deboli e la possibilità di ricevere un rimborso per errori commessi rappresenta una vera e propria boccata d’ossigeno, offrendo un po’ di sollievo e fiducia nel sistema previdenziale.

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Ricevere qualche euro in più è sempre un aiuto prezioso, soprattutto per chi fatica ad arrivare a fine mese e non ha mai la certezza dell’importo effettivo della pensione, a causa dei continui tagli e degli aumenti delle imposte trattenute direttamente dal cedolino, senza considerare le spese quotidiane.

È vero che sono previsti anche alcuni aumenti delle pensioni, ma spesso questi incrementi risultano insufficienti, poiché vengono erosi dall’aumento del costo della vita, che continua a peggiorare la situazione economica dei pensionati.

Dopo una vita di sacrifici, poche considerazioni

È davvero scoraggiante per molti pensionati, che dopo una vita di lavoro e sacrifici, si trovano oggi a dover fare i conti con ristrettezze economiche e a risparmiare su tutto. Il livello di povertà tra i pensionati, in particolare tra chi percepisce la pensione minima, è preoccupante e in costante crescita.

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L’Italia, da questo punto di vista, si trova in una posizione difficile: è uno dei Paesi con il più alto tasso di anzianità e con un calo costante delle nascite, anche a causa delle difficoltà che incontrano i giovani nel trovare un lavoro stabile e continuativo.

In definitiva, qualunque sia la modalità di accredito, ricevere un rimborso rappresenta sempre un sollievo, anche solo per affrontare una settimana di spese impreviste tra tasse e bollette da pagare. I tempi di erogazione dei rimborsi possono variare, ma la certezza che arriveranno offre una sicurezza importante, molto diversa dall’incertezza totale.

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