È una situazione comune, soprattutto con l’arrivo della primavera, ritrovarsi il giardino popolato da numerosi piccioni. Questi uccelli arrivano in silenzio, si posano tra i rami, curiosano tra i vasi e becchettano ovunque trovino qualcosa di interessante. All’inizio la loro presenza sembra innocua, ma ben presto il loro numero cresce e, con esso, aumentano anche i disagi: piume sparse ovunque, escrementi acidi che rovinano le superfici, un continuo frullare d’ali e rumori fastidiosi. Inevitabilmente ci si domanda come allontanarli senza arrecare danni o ricorrere a soluzioni drastiche.
Il trucco per allontanare i piccioni
Sebbene i piccioni non siano animali aggressivi, una volta scelto un luogo come punto di sosta diventano estremamente tenaci. Non si limitano a una breve visita: tornano giorno dopo giorno, attirano altri esemplari e, se trovano condizioni favorevoli, si stabiliscono definitivamente e nidificano. Il problema non si risolve semplicemente scacciandoli una volta: occorre rendere l’ambiente poco ospitale per loro. A questo proposito, esiste un rimedio semplice ma molto efficace.

Pochi sanno che questi volatili sono particolarmente sensibili a certi riflessi di luce. Il loro apparato visivo è molto sviluppato, ma anche facilmente disturbato da bagliori improvvisi. Proprio per questo, oggetti che riflettono la luce possono rappresentare un deterrente formidabile. Non occorrono strumenti costosi o sofisticati: spesso basta guardarsi intorno per trovare materiali già presenti in casa.
I vecchi CD, ad esempio, sono perfetti per questo scopo. Legati con un filo trasparente e appesi ai rami degli alberi o lungo una recinzione, ruotano mossi dal vento e creano giochi di luce imprevedibili. Anche le girandole di plastica colorata, i nastri metallici o i teli cangianti funzionano molto bene. Più movimento e varietà visiva si riesce a creare, maggiore sarà l’efficacia. I piccioni percepiscono questi riflessi come una minaccia e preferiscono allontanarsi.
Cosa attrae i piccioni
Anche un piccolo giardino può trasformarsi rapidamente in un punto di ritrovo per questi uccelli, soprattutto se offre alberi dove posarsi e fonti di cibo facilmente accessibili. Non è necessario che il giardino sia trascurato: anche uno spazio ben curato, con qualche briciola dimenticata o semi lasciati per altri animali, può attirare i piccioni. Sebbene il loro olfatto sia poco sviluppato, sono maestri nell’individuare ambienti accoglienti.

I danni causati dai piccioni sono spesso più subdoli di quanto si immagini. Non si tratta solo di sporcizia: i loro escrementi, col tempo, corrodono cemento, legno e metallo, rovinano le vernici, macchiano i mobili da esterno e possono persino ostruire le grondaie. Se l’acqua piovana si accumula, le strutture rischiano di danneggiarsi ulteriormente. Inoltre, non vanno sottovalutati i rischi igienici legati alla loro presenza.
Quando si notano i primi piccioni in giardino, è importante intervenire tempestivamente. Lasciarli proliferare rende la situazione più difficile da gestire: i nidi sono difficili da individuare e rimuovere, e soluzioni come reti o punte anti-volatili sono più adatte a tetti e facciate che a un giardino vissuto quotidianamente. In questi spazi, è preferibile adottare strategie che non disturbino né gli animali né le persone.
Perché questo metodo funziona
L’utilizzo di colori vivaci, riflessi luminosi e movimento è una tecnica ampiamente adottata anche in agricoltura. Chi coltiva frutta e ortaggi conosce bene l’efficacia delle strisce catarifrangenti nei campi: esse disturbano la vista degli uccelli, che prediligono ambienti stabili e prevedibili. Se un luogo cambia costantemente aspetto grazie a riflessi e movimenti, i piccioni non si sentono al sicuro e tendono a cercare altrove.

Alcuni ricorrono anche a sagome di predatori, come gufi finti o rapaci in plastica: talvolta funzionano, ma spesso i piccioni finiscono per abituarsi. Lo stesso accade con i rumori improvvisi, che li spaventano solo temporaneamente. I riflessi luminosi, invece, se ben posizionati e mossi dal vento, restano imprevedibili e non permettono agli uccelli di adattarsi. Cambiare periodicamente la disposizione di questi oggetti ne aumenta l’efficacia.
Non bisogna però trascurare la causa principale della loro presenza: il cibo. Se si lascia regolarmente qualcosa da mangiare, i piccioni continueranno a tornare. Spesso non ce ne si accorge: briciole dopo i pasti, semi destinati ad altri uccellini, scarti di verdura. È importante fare attenzione. Non si tratta di privare tutti gli animali del giardino, ma di evitare che i piccioni trovino una fonte di nutrimento costante.
Cosa fare per evitare il ritorno
Chi possiede cani o gatti sa bene che anche le ciotole lasciate all’aperto attirano i piccioni, che si nutrono di qualsiasi cosa trovino. Per questo motivo, è consigliabile sollevare le ciotole o posizionarle in aree più riparate. I piccioni prediligono superfici ampie e facilmente accessibili: se devono volare tra ostacoli e oggetti sospesi, sono meno propensi a fermarsi. Rendere il giardino visivamente complesso li scoraggia ulteriormente.

Infine, un suggerimento semplice ma efficace: cambiare regolarmente la posizione degli oggetti riflettenti. I piccioni, come molti animali, imparano rapidamente e potrebbero ignorare i bagliori se provengono sempre dallo stesso punto. Spostare un CD di qualche metro o aggiungere un nuovo nastro può fare la differenza. Bastano pochi minuti ogni tanto per mantenere alta l’efficacia del metodo.
Seguendo questi accorgimenti, il giardino può tornare ad essere uno spazio piacevole e vivibile. I piccioni si allontanano senza traumi e senza ricorrere a soluzioni invasive. Un tocco di colore, qualche oggetto riciclato e l’attenzione a non lasciare cibo a disposizione sono spesso sufficienti. Non occorre essere esperti: basta osservare, adattarsi e agire con costanza. Così il giardino torna a essere un’oasi di tranquillità, invece che un rifugio per stormi indesiderati.