Fare impresa significa non solo occuparsi degli aspetti produttivi e commerciali, ma prendersi cura anche di quelli finanziari e contributivi.
Nell’ambito finanziario, il credito d’imposta costituisce un elemento fondamentale soprattutto se si possiede una piccola /media impresa orientata ad ottenere finanziamenti e/o agevolazioni fiscali utili a realizzare investimenti per l’acquisto di beni materiali ed immateriali.
Il credito d’imposta, così come i finanziamenti sono agevolazioni statali alle imprese, ma funzionano in modo differente: nel primo caso si tratta di uno sconto sui tributi da pagare a fine anno; nel secondo caso le aziende riescono ad avere liquidità per sostenere spese o investimenti.
Il credito d’imposta assume un’importanza sempre maggiore anche grazie al piano Transizione 4.0 che contiene misure fiscali basate proprio su tale strumento: spese in macchinari 4.0, formazione e ricerca&sviluppo.
Credito d’imposta: che cos’è
Il credito d’imposta è un credito che il contribuente (in questo caso un’azienda) ha nei confronti dello Stato o di altri enti pubblici come ad esempio le Regioni, il Comune, l’Inps, etc.
Può essere adoperato per compensare debiti aziendali nei confronti dell’erario, per il pagamento delle tasse e, laddove possibile, se ne può chiedere il rimborso nella dichiarazione dei redditi.
Il valore del credito d’imposta dipende dalle disposizioni previste nel bando. Il Ministero, le Regioni e tutti gli altri enti pubblici hanno facoltà di stabilire tanto la percentuale di credito, quanto il tetto di spese su cui può essere calcolato.
In termini concreti, cosa fa lo stato per incentivare gli investimenti? Ne paga una parte attraverso un credito riconosciuto all’impresa per pagare le imposte a debito.
Credito d’imposta: come utilizzarlo e come si calcola
Il credito d’imposta può essere adoperato solo in compensazione e, in base alla tipologia di credito, può essere indicato direttamente nella dichiarazione dei redditi.
E’ importante specificare che il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito e della base imponibile.
Per utilizzarlo si può adoperare anche il modello F24 indicando il codice tributo specificato dall’Agenzia delle Entrate.
Prima di procedere ad un investimento, ogni imprenditore dovrebbe informarsi in merito alle possibili agevolazioni fiscali.
Se ad esempio un bando prevede un credito d’imposta del 30% e l’azienda spende 540.000 euro per beni che fanno parte delle “spese ammissibili” del bando, ottiene un credito pari a 162.000 euro, vale a dire il 30% di 540.000 da usare per abbassare le tasse o da rimborsare nella dichiarazione dei redditi.
Credito d’imposta per beni strumentali
I crediti d’imposta per investimenti in beni strumentali nella dichiarazione dei redditi 2022, vanno indicati nel Quadro RU.
La Legge di Bilancio 2021 aveva già rafforzato la misura del credito d’imposta per gli investimenti dedicati all’acquisto di beni strumentali nuovi.
Le novità di quest’anno prevedono:
- un incremento dal 6% al 10% per tutti del credito beni strumentali materiali per l’anno 2021
- un incremento dal 6% al 15% per investimenti realizzati nel 2021 per l’implementazione del lavoro agile
- l’ampliamento del credito ai beni immateriali non 4.0
- per beni materiali 4.0
- per spese inferiori a 2,5 milioni di euro, nuova aliquota al 50% nel 2021
- per spese superiori a 2,5 euro e fino a 10 milioni di euro, nuova aliquota al 30% nel 2021
- per spese superiori a 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro nuova aliquota al 10% nel 2021 e nel 2022.
Credito d’imposta per beni strumentali: novità della Legge Bilancio 2022
La Legge di Bilancio 2022 ha apportato delle modifiche al credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi:
per investimenti in beni materiali utili alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese nel rispetto del modello Industria 4.0, se realizzati dal 2023 al 2025, il credito sarà riconosciuto in tal modo:
- del 20% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro
- del 10% per investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro
- del 5% per investimenti superiori a 10 milioni di euro e non oltre i 20 milioni di euro
per investimenti dedicati a beni immateriali e connessi ad investimenti in beni materiali Industria 4.0 la durata dell’agevolazione è prorogata al 2025 e, per gli anni successivi al 2022, si riduce l’entità:
dal 20% del 2022 al 15% del 2023 fino al 10% del 2024.
Beni strumentali nuovi e la novità del Decreto Sostegni bis
Il Decreto Sostegni Bis stabilisce: “Per gli investimenti in beni strumentali materiali diversi da quelli indicati nell’allegato A annesso alla Legge 11 dicembre 2016, n. 232, effettuati a decorrere dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2021, il credito d’imposta spettante ai sensi del comma 1054 ai soggetti con un volume di ricavi o compensi non inferiori a 5 milioni di euro è utilizzabile in compensazione in un’unica quota annuale”.
Il credito d’imposta spetta a:
imprese e professionisti residenti in Italia, comprese le organizzazioni stabili di soggetti non residente
non spetta a:
imprese in fallimento, in liquidazione volontaria, in liquidazione coatta amministrativa, destinatarie di sanzioni interdittive.
Dalle agevolazioni sono esclusi:
veicoli, fabbricati e beni materiali strumentali per i quali sia previsto un coefficiente di ammortamento inferiore al 6,5%, fabbricati e costruzioni, beni annessi alla legge di stabilità 2016, beni devolvibili gratuitamente delle imprese operanti, in concessione e a tariffa nei seguenti settori: acqua, energia, trasporti, infrastrutture, poste, telecomunicazioni, raccolta e depurazione delle acque di scarico, raccolta e smaltimento rifiuti.
Le misure del credito d’imposta spettano in maniera differenziata a seconda della tipologia di beni.
Credito d’imposta e Transizione 4.0
La Legge di Bilancio 2021ed il Piano Transizione 4.0 hanno prorogato il credito d’imposta 4.0 per le imprese che sostengono investimenti nell’acquisto di beni strumentali nuovi e che favoriscono la trasformazione tecnologica e/o digitale.
Le aliquote previste sono 3:
- 40% del valore degli investimenti fino a 2,5 milioni di euro
- 20% del valore degli investimenti oltre i 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro
- 10% del valore degli investimenti da 10 a 20 milioni di euro.
Per usufruire del credito d’imposta 4.0, il bene strumentale dev’essere acquistato ed adoperato entro il 31 dicembre 2022 oppure entro il 30 giugno 2023, a condizione che l’ordine ed il pagamento di almeno il 20% siano realizzati entro il 31 dicembre 2022.
Il credito d’imposta al 40% sarà valido per tutto l’anno 2022.
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