Le aziende manifatturiere italiane di medie dimensioni superano del 20% le aziende francesi e tedesche analoghe. Lo afferma Mediobanca che per quest’anno stima una crescita degli utili del 3%.
Le Mid Cap italiane, nonostante il subbuglio socio-economico che caratterizza questa fase storica, rappresentano un fiore all’occhiello della nostra economia.
Si tratta di realtà spesso a conduzione familiare che non hanno concorrenti e che superano di gran lunga la produttività delle grandi imprese che vivono una fase di sostenuto calo.
Anche il dato occupazionale legato all’organico delle Mid Cap italiane risulta essere il migliore in Europa registrando un aumento del 40% (dal 1996 ad oggi).
A conti fatti, le medie imprese offrono prospettive di sviluppo incoraggianti sostenute da ulteriori variabili quali la trasformazione digitale, l’efficienza energetica, la transizione ecologica che, a loro volta, si giovano degli aiuti derivanti dal Pnrr.
La digitalizzazione, tema divenuto centrale, rappresenta la chiave di volta per disegnare un futuro strategico delle imprese italiane che hanno la possibilità di cogliere la rinnovata domanda dei mercati. Incentivare la trasformazione digitale ed integrarla con l’Intelligenza Artificiale significa sviluppare il potenziale tecnologico delle realtà imprenditoriali semplificando i processi e le relazioni con la clientela.
L’idea di innovazione rimane legata al capitale umano ed alla difficoltà di reperire operai specializzati, carenza indicata dalle medie imprese come uno dei limiti più significativi.
Mid Cap: cosa sono
Alla crescita produttiva delle Mid Cap italiane non sono rimasti indifferenti gli investitori esteri i cui flussi economici non subiscono flessioni.
Mid Cap: cosa sono
Le Mid Cap sono società quotate con una media capitalizzazione (1 miliardo di euro circa). Si tratta di realtà imprenditoriali particolarmente diffuse nel nostro Paese e che portano all’estero l’idea di Made in Italy. Tra le più importanti ricordiamo Brunello Cucinelli, Geox, Piaggio, Fincantieri, etc.
Gran parte del mercato valuta l’investimento nelle Mid Cap più rischioso perché sono caratterizzate da una gestione meno strutturata rispetto a quella delle corporate e che, quindi, fornisce minori sicurezze.
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