Attenzione al consumo continuo di cibo molto piccante: ecco cosa dicono i medici

Ci sono persone per le quali il piccante è un vero e proprio must in cucina: non riescono a rinunciare a una spolverata di pepe o a un pizzico di peperoncino in ogni piatto. Che si tratti di condire la pasta, insaporire le verdure o esaltare il gusto delle proteine, per loro queste spezie rappresentano un valore aggiunto irrinunciabile! Ma consumare cibi piccanti è davvero salutare oppure sarebbe meglio limitarne l’uso?

Pepe e peperoncino: tutto quello che c’è da sapere

Per rendere più vivace e gustoso un piatto, spesso si ricorre all’aggiunta di pepe o peperoncino, che trasformano radicalmente il sapore delle pietanze. Oltre a conferire un gusto più deciso, il piccante, contrariamente a quanto si pensa, può apportare anche benefici alla salute. Il peperoncino contiene capsaicina, mentre il pepe è ricco di piperina.

Attenzione al consumo continuo di cibo molto piccante: ecco cosa dicono i medici

La capsaicina è la sostanza responsabile della sensazione di piccantezza che percepiamo sulle papille gustative: la sua concentrazione determina il grado di “fuoco” di un peperoncino, misurato attraverso la famosa scala di Scoville, che classifica i diversi tipi di peperoncino in base alla loro intensità. Il pepe, invece, deve il suo aroma e la sua leggera piccantezza alla piperina.

Va sottolineato che la piperina è circa 100 volte meno potente della capsaicina, motivo per cui il pepe risulta meno piccante rispetto al peperoncino e viene apprezzato soprattutto per il suo profumo e il suo sapore aromatico. Il vero protagonista del piccante resta quindi il peperoncino, che va utilizzato con moderazione: dosi eccessive rischiano di coprire il gusto degli altri ingredienti e rendere il piatto troppo aggressivo al palato.

Quali sono i benefici del piccante?

Contrariamente ai luoghi comuni, il piccante può avere effetti positivi sulla salute. Uno dei principali vantaggi è il suo effetto protettivo sul cuore: grazie alle proprietà antiossidanti e vasodilatatrici, contribuisce a migliorare l’elasticità delle arterie. Diversi studi suggeriscono che il consumo regolare di peperoncino possa ridurre il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.

Attenzione al consumo continuo di cibo molto piccante: ecco cosa dicono i medici

Alcune ricerche hanno evidenziato che mangiare cibi piccanti più di tre volte a settimana può abbassare il rischio di mortalità del 14% rispetto a chi li evita. Questo effetto benefico è attribuito sia alla capsaicina sia all’elevato contenuto di vitamina C presente nel peperoncino fresco, che potenzia l’azione antiossidante e rafforza il sistema immunitario.

Ma i vantaggi non finiscono qui: il peperoncino è anche un valido alleato della digestione e del benessere psicofisico. Funziona come tonico per lo stomaco, stimolando la produzione di succhi gastrici e facilitando così la digestione. Inoltre, il piccante induce il cervello a produrre endorfine, sostanze che alleviano lo stress e migliorano l’umore, grazie ai segnali di “falso dolore” inviati dall’organismo.

Altri effetti positivi del piccante

Gli amanti di pepe e peperoncino possono riscontrare ulteriori benefici: queste spezie, infatti, possono essere d’aiuto anche per chi desidera perdere peso. La sensazione di calore generata dal piccante stimola il metabolismo, favorendo la combustione delle calorie in eccesso e aiutando a mantenere la linea.

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La capsaicina, in particolare, accelera il processo di ossidazione dei grassi, facilitando così la riduzione del tessuto adiposo. È quindi interessante sapere che spezie come pepe e peperoncino non solo arricchiscono il sapore dei nostri piatti, ma possono anche apportare benefici al nostro organismo.

Abbiamo visto come il piccante possa sostenere la salute cardiovascolare, favorire la digestione, migliorare l’umore e contribuire al controllo del peso. Tuttavia, è fondamentale non eccedere: sia nella quantità che nella frequenza di consumo, è importante non esagerare, evitando di aggiungere spezie piccanti in ogni pasto quotidianamente.

Quando il piccante può essere dannoso

Un consumo eccessivo di cibi piccanti può trasformare queste spezie in un vero e proprio “nemico” per la salute. Pepe e peperoncino, se assunti in grandi quantità, possono irritare le mucose interne dell’apparato digerente e urinario, fino a causare, nei casi più gravi, la presenza di sangue nelle urine. Inoltre, ci sono alcune categorie di persone che dovrebbero prestare particolare attenzione al consumo di piccante.

Attenzione al consumo continuo di cibo molto piccante: ecco cosa dicono i medici

Ad esempio, chi soffre di gastrite, reflusso gastroesofageo o ulcera dovrebbe evitare il piccante per non peggiorare la propria condizione. Un consumo eccessivo di peperoncino può anche irritare la prostata, favorendo l’insorgenza di infiammazioni come la prostatite. Le donne in gravidanza dovrebbero astenersi dal consumare cibi piccanti durante i nove mesi di gestazione, poiché potrebbero aumentare il rischio di contrazioni precoci.

Inoltre, durante la gravidanza, il piccante può accentuare disturbi come nausea, bruciore di stomaco e problemi intestinali. Anche i bambini sotto i sei anni dovrebbero evitare il consumo di alimenti piccanti, a causa dell’effetto irritante di pepe e peperoncino sulle mucose delicate. In ogni caso, il sapore intenso del piccante difficilmente risulta gradito ai più piccoli, quindi il rischio di un consumo eccessivo è generalmente basso.

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