Il Ministero dello sviluppo economico mette a disposizione l’agevolazione Beni strumentali – Nuova Sabatini che ha lo scopo di aiutare l’accesso al credito delle imprese, stimolando la competitività del sistema produttivo dell’Italia.
Tale sostegno agevola gli investimenti dedicati all’acquisto o all’utilizzo attraverso il leasing di beni strumentali, impianti, macchinari, attrezzature ad uso produttivo e hardware, software e tecnologie digitali.
Beni strumentali: cosa sono
I beni strumentali, materiali ed immateriali, sono quelli che un’impresa acquista per farne un uso pluriennale perché contribuiscono all’attività per un periodo più lungo all’esercizio. L’utilizzo di un macchinario o di un computer, ad esempio, è pluriennale quindi il costo iniziale dev’essere spalmato negli anni in cui questi beni partecipano alla produzione del risultato di esercizio.
In tal senso si parla di ammortamento che consiste in una pratica, contabile e fiscale, rispetto alla quale il costo si spalma negli anni.
Le imprese possono acquisire i beni strumentali a titolo di proprietà comprandoli da terzi, attraverso il noleggio operativo, attraverso il leasing, con contratto di comodato d’uso gratuito.
Si dividono per natura o destinazione. I beni per natura sono quelli possono essere utilizzati attraverso una trasformazione radicale e sono sempre ammortizzabili, anche se non vengono impiegati direttamente nel ciclo produttivo.
I beni strumentali per destinazione sono usati, in forma esclusiva, nell’esercizio dell’impresa.
Beni strumentali – Nuova Sabatini: chi sono i beneficiari
L’agevolazione è rivolta alle micro, piccole e medie imprese (PMI) che al momento della presentazione della domanda abbiano i seguenti requisiti:
- sono costituite e iscritte nel Registro delle imprese e nel Registro delle imprese di pesca
- non risultano in difficoltà finanziaria
- sono nel pieno esercizio dei propri diritti, non sono sottoposte a procedure concorsuali e non sono in liquidazione volontaria
- non hanno ricevuto aiuti illegali o reputati incompatibili dalla Comunità Europea
- se residenti all’estero, provvedano all’apertura di una sede operativa in Italia entro il termine dell’investimento.
Beni strumentali – Nuova Sabatini: cosa può finanziare
Gli investimenti devono prevedere il rispetto di almeno tre requisiti:
- i beni devono essere correlati con l’attività produttiva svolta dall’impresa
- i beni devono avere un’autonomia funzionale
- i beni devono essere nuovi e devono fare riferimento ad “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni” vale a dire spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del Codice civile.
N:B: non sono ammesse spese relative a terreni e fabbricati, né riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”, beni usati o rigenerati.
Beni strumentali – Nuova Sabatini: settori ammessi
All’agevolazione Nuova Sabatini sono ammessi tutti i settori produttivi eccetto:
- attività finanziarie ed assicurative
- attività legate all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto a quelli di importazione.
Beni strumentali – Nuova Sabatini: la procedura
La PMI presenta ad una banca o ad un intermediario finanziario la domanda di richiesta dell’agevolazione attestando di possedere i requisiti minimi per accedervi.
La banca o l’intermediario finanziario verifica la documentazione e la trasmette al Ministero.
Una volta ricevuta la conferma da parte del Ministero della disponibilità delle risorse, la banca può concedere il finanziamento utilizzando la provvista costituita presso Cassa depositi e prestiti S.p.A.
La banca o l’intermediario finanziario che decide di concedere il finanziamento all’impresa, adotta la delibera e la trasmette al Ministero insieme alla documentazione inviata dalla PMI nella prima fase di accesso all’agevolazione.
Il Ministero provvede alla concessione del contributo specificando l’ammontare degli investimenti ammessi, il piano di erogazione, gli obblighi e gli impegni a carico dell’impresa beneficiaria.
La banca o l’intermediario finanziario stipula il contratto di finanziamento con la PMI ed a erogare in un’unica soluzione. La stipula del contratto può essere fatta anche prima della ricezione del decreto.
La PMI ad investimento concluso, compila la dichiarazione di avvenuta ultimazione.
In termini generali, il Ministero eroga il contributo alle PMI attraverso quote annuali che terminano il sesto anno dalla data di ultimazione dell’investimento.
Beni strumentali – Nuova Sabatini: le agevolazioni
Si tratta della concessione da parte di banche e di intermediari finanziari che aderiscono all’Addendum alla convezione tra il Ministero dello sviluppo economico, l’Associazione Bancaria italiana e Cassa depositi e prestiti S.p.A., di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese.
L’investimento può essere coperto dal finanziamento bancario, o leasing
Il finanziamento prevede che:
- Non deve superare i 5 anni
- L’importo sia compreso tra i 20.000 e i 4 milioni di euro
- Sia usato per coprire solo gli investimenti consentiti.
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